Alla fine è arrivato, Mario Draghi è stato chiamato dal Presidente Mattarella a dipanare una matassa per nulla semplice.

Salito al Quirinale ieri intorno a mezzogiorno il buon Draghi ha risposto “obbedisco”, quindi ora la patata bollente è nelle sue mani.

Cosa succederà ora? La prima cosa che balza subito agli occhi è la repentina virata di tutti i maggiori giornali della stampa Italiana da Conte verso Draghi, tutti innamorati di Mario, quanto è bravo Mario quanto è bello Mario quanto è capace Mario, scaricando impietosamente e repentinamente Giuseppi, il quale è destinato mestamente ad avviarsi verso l’oblio.

Ora tutti ad attendere quale sarà la nuova squadra di Governo se sarà puramente tecnica oppure ci sarà qualche innesto politico, ma soprattutto adesso inizierà il valzer delle intenzioni di voto dei partiti politici, il PD ha gia sposato il salvatore della Patria, così come Renzi, pare che Forza Italia sia fortemente intenzionata a cadere nelle braccia del Premier designato con la Lega affacciata alla finestra in attesa di sentire cosa avrà intenzione di fare Draghi con i 5Stelle orfani di Conte pronti alle barricate consci che la loro fine si stia avvicinando sempre di più, adesso non sanno se aggrapparsi al loro nemico (ma visto il loro atavico trasformismo, non mi stupirebbe più di tanto) oppure di finire miseramente ai margini dell’opposizione aspettando agonizzanti la loro fine.

In tutto questo bailamme si erge un solo partito con la sua Leader Giorgia Meloni che come sempre a discapito di tutti i suoi detrattori ha chiaro il dafarsi e cioè mantenere la barra dritta con un netto No ad un governo Draghi ma soprattutto è l’unica nel panorama politico Italiano a credere ancora nella Democrazia del voto, esercizio che ahimè in Italia ha perso completamente di valore, preferendo manovre di Palazzo più consone al tornaconto di chi nel Palazzo ci si è trovato per grazia ricevuta ed ora sta facendo di tutto per non abbandonarlo.

Leave a comment